Il potere dello sport che va ben oltre il campo da gioco e che è in grado di sensibilizzare su tematiche complesse: Altropallone nasce a Milano nel 1997 e nel 2004 si costituisce come associazione no profit per promuovere lo sport come strumento educativo sociale.
Altropallone è un’organizzazione non profit costituita nel 2004 che promuove progetti, campagne di comunicazione e sensibilizzazione attraverso lo sport come strumento educativo sociale. In particolare, il calcio è veicolato per promuovere la multiculturalità, la coesione sociale e l’integrazione, momento ludico di incontro e solidarietà. Altropallone nasce nel 1997 attraverso il premio “L’altropallone”, una forma di riconoscimento a chi ogni anno si adopera nel mondo dello sport con azioni di solidarietà a tutela dell’infanzia o dell’adolescenza. In seguito, viene costituita l’associazione che nel 2006 si trasforma in ASD e nel 2012 acquisisce la qualifica di ONLUS.
A parlarci dell’Associazione è Gian Marco, vicepresidente che incontriamo a luglio. Con lui ci immergiamo nelle attività di Altropallone, riscoprendo come lo sport possa (e debba ancora) rappresentare uno strumento educativo e un linguaggio universale capace di esplorare e superare confini, tensioni e conflitti. In particolare, il calcio è reinterpretato come strumento comunicativo capace di attrarre e sensibilizzare, soprattutto quando veicolato attraverso percorsi educativi nei territori più difficili.
Le attività organizzate da Altropallone si rivolgono soprattutto ai giovani e offrono una riflessione su tematiche quali l’accessibilità allo sport, le periferie, la condizione dei migranti, il calcio femminile e il ruolo dei tifosi all’interno del movimento del calcio popolare. Le tante esperienze raccontate da Gian Marco ci permettono di capire come Altropallone da anni dia una risposta alla strutturale mancanza di fondi, spazi e coesione, fronteggiando situazioni drammatiche grazie a iniziative solidali. L’importanza di fare rete esplicita la vera ricchezza di tutti questi progetti che, creando momenti sociali fondamentali, vanno ben oltre il rettangolo di gioco e sensibilizzano verso tematiche complesse come i diritti fondamentali, la pace e la solidarietà.
Altropallone si impegna nel fornire una presenza di supporto e di sostegno e mai di direzione. L’obiettivo ultimo è produrre e promuovere realtà autonome che abbiano vita propria e rispecchino un’emancipazione a 360 gradi. Gian Marco racconta della grandissima energia inespressa e, a volte, anche messa a tacere racchiusa nei territori dove Altropallone è particolarmente attiva, le periferie milanesi. Proprio qui, durante l’emergenza Covid le reti esistenti hanno permesso una rapida risposta in forma di aiuto solidale nelle strade e nei quartieri, mostrando che la vera ricchezza dei progetti di Altropallone è la capacità capillare di creare reti sociali fondamentali.